La Legge di Bilancio 2018 ha introdotto agevolazioni fiscali finalizzate a promuovere i processi di quotazione nei mercati regolamentati, prevedendo un credito di imposta pari al 50% delle spese di consulenza sostenute, fino ad un tetto di 500.000 Euro. La misura, in scadenza al 31.12.2020, è stata prorogata dalla Legge di Bilancio 2021, che ne ha disposto lo slittamento al 31 dicembre dell’anno in corso.
La quotazione in borsa può costituire uno strumento di finanziamento alternativo, che garantisce un’accelerazione nella crescita e promuove uno sviluppo internazionale in un mercato globale sempre più competitivo.
Tra gli strumenti offerti alle PMI c’è l’ingresso nel mercato AIM Italia, gestito e controllato da Borsa Italiana e rivolto specificamente alle imprese con alto potenziale di crescita.
È un segmento non soggetto a controllo diretto di Consob, che offre maggiore flessibilità di ingresso (non prevedendo capitalizzazione minima e limitando il flottante di ingresso al 10% – a fronte del 25% del segmento MTA e del 35% dello STAR). I criteri che ne disciplinano l’ingresso e la permanenza risultano semplificati, garantendo comunque i vantaggi tipici di un processo di quotazione, in termini di visibilità e di attrattiva su potenziali investitori.
Si tratta di una regolamentazione concepita per offrire un percorso più agile alla quotazione, calibrato sulle minori dimensioni dell’impresa.
Le società interessate sostengono costi ridotti, oggi ulteriormente mitigati dal credito di imposta sull’attività di consulenza, il cui ruolo è fondamentale tanto nelle scelte strategiche preliminari, quanto nell’assistenza in ciascuna fase successiva.
Fonte: www.brunoassociati.com